10°trofeo ALESSANDRO LUPOLI
17-11-2013 - MANIFESTAZIONI
Dom
17
Nov 2013
orario: 8.00-8.30
dove: Cascine di Buti presso cionamarket (Marc. Cascinesi ) Cel 333 4212650
17 Novembre 2013 l´associazione O.N.L.U.S "A. LUPOLI"in collaborazione con noi del Cionamarket ha accolto di mattino i podisti del Trofeo Pisano per la 10° edizione della manifestazione intitolata a Alessandro.Ben 970 sono stati i podisti che hanno accettato l´invito e si sono presentati al nastro di partenza, che oggi per la prima volta, come decisa dall´assemblea dei presidenti delle società iscritte, è stata data alle ore otto e cosi sarà fatto fino a meta febbraio.
Sotto un cielo coperto e una temperatura piuttosto mite i vari atleti hanno invaso le colline Cascinesi sui percorsi, i 6-10 e 18 Chilometri per poi ritrovarsi a passare sotto il solito arco bianco e rosso del Pisano.
Per raggiungere l´ultimo ristoro del fine gara.
Loris Neri
Da un male all´altro, passando sul Monte Serra.
Un dolorino muscolare può essere considerato nella norma.
Un allenamento saltato durante la settimana ci sta, e un podista lo recepisce come inevitabile.
Mi è successo martedì scorso, quasi a pagare una penale, da dividere tra lavoro e la corsa fangosa di San Pierino.
Venerdì non rinuncio a correre, il dolore era rientrato, stavo correndo bene, ma negli ultimi due chilometri, una fitta nel ginocchio opposto, mi sembra dire " eccalà: il mio regalo per la maratona."
.
Sabato ero a posto, così stamani mi presento a Cascine di Buti, senza grossi patemi.
Prima cammino, m´iscrivo e mi streccio bene. La mia intenzione è di correre tranquillo e leggero, senza forzare.
Alle 8.22 mi avvio sulla Sarzanese. Poche centinaia di metri e mi unisco ai CC sanminiatesi. Tra cui spicca l´Inossidabile Giovanni Onorato.
.
Mi trovo subito in un contesto diverso dal solito: le partenze ritardate.
Tutti (d)alle otto, e se questo non può che farmi piacere umanamente, sul lato sportivo mi crea qualche problema.
Le mie partenze intelligenti mi fanno trovare spesso viali e sentieri liberi dalla folla, ma questa cosa stamani non succede.
Nei primi chilometri devo zigzagare tra i camminatori, come se fossi Vidal durante una partita.
Per fortuna ci viene incontro la Lisena, che, macchinetta alla mano, ha pronta una foto per tutti noi.
Io ricambio allo stesso modo.
.
Giungo a New Buti City, e tra una salitella, una discesina, alcune scarelle, uno scorcio di piazza, oltrepasso il paese, salutando alcuni compagni del Galleno.
Inizia la vera salita: quella degli ulivi.
Subito il primo ristoro, e chi ne ha può incomciare a divertirsi.
.
Col mio passetto da scalatore (!) allungo sui gialloni.
Nella provinciale per il Serra e dopo le mie soste fotografiche, mi riprendono.
Stamani ho compagnia e va benissimo così.
.
La provinciale magicamente si trasforma in sentiero di bosco.
L´aria è più fresca, ma oggi basta un giubbino leggero, perchè 12 gradi quassù sono come se fosse primavera.
La salita continua, le mie gambe viaggiano bene, non ho dolori.
8,4k la pacchia finisce, ed inizio a scendere.
.
Rallento, e mi sento come un bambino che sta imparando a camminare.
Con la differenza che se lui cade si rialza, io se cado, mi rompo.
Conio così il mio motto: Meglio piano che spezzato.
I sanminiatesi mi superano, ma mi rifaccio quando il sentiero offre alcune leggere salite.
.
In località Cima del Serra, riprendiamo la strada asfaltata, arrivando al secondo ristoro, dove un bicchiere di tè caldo mi fa sudare più della corsa stessa.
Mi trovo ad osservare Buti dal lato opposto a dove siamo saliti.
Siamo circondati dalle terrazze degli uliveti, fino a sentire il profumo dell´olio novello.
Si scende per rientrare a Buti, toccando il campo sportivo.
In via Piana c´è il terzo ristoro.
.
Riparto dalla sosta, e fatte poche decine di metri, il mio ginocchio sinistro pare cigolare come una porta di un film horror. Ohi, ohi.
Rallento.
I sanminiatesi spariscono dalla mia visuale, in discesa soffro.
Ho ancora 4k da fare, e solo nelle risalite, riesco a correre senza dolori.
...Correre... che parola grossa. Più che altro sembro un anziano ricoverato nella sala ortopedica di un ospedale.
Comunque proseguo stringendo i denti.
Mi devo fermare due volte.
.
Via di Badia e via Vecchia delle Vigne mi scorrono così lente, dove perfino la bambina vestita di rosso che ho fotografato, mi è scappata via.
Anche la Sarzanese mi pare una fucilata. A situazione normale, avrei svoltato a destra, andando nella zona sportiva per fare un allunghino, oggi proprio non ce la faccio.
.
Chiudo con la rabbia dentro al cuore questi 16,760k in 1h56.31 con la media di 6,57 m/km.
Ripensandoci ci ho messo 3 minuti in più dell´anno passato. Quando non avevo la macchina fotografica.
Concludere con questo dolore al ginocchio, non mi va giù.
Manca una settimana alla maratona di Firenze e sto aspettando questa corsa da mesi, Mollare adesso sarebbe come spararsi nelle palle.
Ora che sto scrivendo mi sento giù di morale, la corsa di stamani mi ha spezzato più di una bastonata. Mi devo fare forza e questa non mi manca.
Loris go, Loris vai.
.
Loris Neri - Podistica Galleno
Un dolorino muscolare può essere considerato nella norma.
Un allenamento saltato durante la settimana ci sta, e un podista lo recepisce come inevitabile.
Mi è successo martedì scorso, quasi a pagare una penale, da dividere tra lavoro e la corsa fangosa di San Pierino.
Venerdì non rinuncio a correre, il dolore era rientrato, stavo correndo bene, ma negli ultimi due chilometri, una fitta nel ginocchio opposto, mi sembra dire " eccalà: il mio regalo per la maratona."
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Sabato ero a posto, così stamani mi presento a Cascine di Buti, senza grossi patemi.
Prima cammino, m´iscrivo e mi streccio bene. La mia intenzione è di correre tranquillo e leggero, senza forzare.
Alle 8.22 mi avvio sulla Sarzanese. Poche centinaia di metri e mi unisco ai CC sanminiatesi. Tra cui spicca l´Inossidabile Giovanni Onorato.
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Mi trovo subito in un contesto diverso dal solito: le partenze ritardate.
Tutti (d)alle otto, e se questo non può che farmi piacere umanamente, sul lato sportivo mi crea qualche problema.
Le mie partenze intelligenti mi fanno trovare spesso viali e sentieri liberi dalla folla, ma questa cosa stamani non succede.
Nei primi chilometri devo zigzagare tra i camminatori, come se fossi Vidal durante una partita.
Per fortuna ci viene incontro la Lisena, che, macchinetta alla mano, ha pronta una foto per tutti noi.
Io ricambio allo stesso modo.
.
Giungo a New Buti City, e tra una salitella, una discesina, alcune scarelle, uno scorcio di piazza, oltrepasso il paese, salutando alcuni compagni del Galleno.
Inizia la vera salita: quella degli ulivi.
Subito il primo ristoro, e chi ne ha può incomciare a divertirsi.
.
Col mio passetto da scalatore (!) allungo sui gialloni.
Nella provinciale per il Serra e dopo le mie soste fotografiche, mi riprendono.
Stamani ho compagnia e va benissimo così.
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La provinciale magicamente si trasforma in sentiero di bosco.
L´aria è più fresca, ma oggi basta un giubbino leggero, perchè 12 gradi quassù sono come se fosse primavera.
La salita continua, le mie gambe viaggiano bene, non ho dolori.
8,4k la pacchia finisce, ed inizio a scendere.
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Rallento, e mi sento come un bambino che sta imparando a camminare.
Con la differenza che se lui cade si rialza, io se cado, mi rompo.
Conio così il mio motto: Meglio piano che spezzato.
I sanminiatesi mi superano, ma mi rifaccio quando il sentiero offre alcune leggere salite.
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In località Cima del Serra, riprendiamo la strada asfaltata, arrivando al secondo ristoro, dove un bicchiere di tè caldo mi fa sudare più della corsa stessa.
Mi trovo ad osservare Buti dal lato opposto a dove siamo saliti.
Siamo circondati dalle terrazze degli uliveti, fino a sentire il profumo dell´olio novello.
Si scende per rientrare a Buti, toccando il campo sportivo.
In via Piana c´è il terzo ristoro.
.
Riparto dalla sosta, e fatte poche decine di metri, il mio ginocchio sinistro pare cigolare come una porta di un film horror. Ohi, ohi.
Rallento.
I sanminiatesi spariscono dalla mia visuale, in discesa soffro.
Ho ancora 4k da fare, e solo nelle risalite, riesco a correre senza dolori.
...Correre... che parola grossa. Più che altro sembro un anziano ricoverato nella sala ortopedica di un ospedale.
Comunque proseguo stringendo i denti.
Mi devo fermare due volte.
.
Via di Badia e via Vecchia delle Vigne mi scorrono così lente, dove perfino la bambina vestita di rosso che ho fotografato, mi è scappata via.
Anche la Sarzanese mi pare una fucilata. A situazione normale, avrei svoltato a destra, andando nella zona sportiva per fare un allunghino, oggi proprio non ce la faccio.
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Chiudo con la rabbia dentro al cuore questi 16,760k in 1h56.31 con la media di 6,57 m/km.
Ripensandoci ci ho messo 3 minuti in più dell´anno passato. Quando non avevo la macchina fotografica.
Concludere con questo dolore al ginocchio, non mi va giù.
Manca una settimana alla maratona di Firenze e sto aspettando questa corsa da mesi, Mollare adesso sarebbe come spararsi nelle palle.
Ora che sto scrivendo mi sento giù di morale, la corsa di stamani mi ha spezzato più di una bastonata. Mi devo fare forza e questa non mi manca.
Loris go, Loris vai.
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Loris Neri - Podistica Galleno
Barbara Martini
Che bella Cascine di Buti alle 8
Scrivo perché anch´io vorrei esprimere la mia grande contentezza per la partenza alle 8. Finalmente! Era l´ora e ora avanti così fino a febbraio e.. per me anche oltre!
Visto che ci siamo vorrei fare anche i complimenti a Monti & co. per la corsa di ieri. Il percorso è sempre molto molto bello, organizzazione al top, ristori ottimi (o come sarà bono il mallegato che danno all´arrivo?), insomma corsa da incorniciare.
Un pensiero infine per Loris. Spero che il tuo ginocchio la faccia finita, comunque se ti ha fatto male soprattutto in discesa, a Firenze non ci sono discese. Forza!
Barbara Martini
Casa Culturale S.Miniato Basso
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